10 aprile 2013

Il Venerdì del Libro - La donna in bianco di Wilkie Collins

Siete pronti ad una serie di intrighi, apparizioni e sparizioni, delitti e scambi di identità che compongono la trama de "La donna in bianco"?
Nel 1860 Charles Dickens pubblicò il romanzo a puntate sulla sua rivista "All the Year Round", suscitando uno straordinario interesse nel pubblico che seguì per un intero anno le vicende della sventurata Anne Catherick e quelle degli altri personaggi e facendo guadagnare al suo autore l'attributo di "padre del poliziesco moderno".“La donna in bianco” è una storia dai contorni misteriosi e drammatici che consiglio agli amanti dei classiciLa vicenda narra di Walter Hartrigh, un giovane maestro di disegno che ottiene un incarico come insegnante presso una nobile famiglia di Londra, i Fairlie, composti dal padrone di casa il signor Frederick Fairlie, sua nipote Laura e la sorellastra Marian che diventeranno sue alunne.
Durante il viaggio viene fermato da una misteriosa donna vestita di bianco…
La ragazza, pallida e spaventata gli chiede delle informazioni per arrivare a Londra, e il giovane allarmato dall’apparizione e dal suo stato emotivo, cerca di aiutarla accompagnandola per un pezzo di strada.
Durante il tragitto scopre alcuni particolari della sua vita, il suo odio verso un baronetto di cui non vuol svelare il nome e l’affezione verso una gentildonna che l’ha presa sotto la sua protezione da bambina, la Signora Fairlie, morta da anni ma di cui serba un dolcissimo ricordo.Walter gli paga una carrozza ma mentre si allontana scorge due uomini che la stanno inseguendo perché è scappata da un manicomio.
Turbato dall’episodio, il giovane arriva in ritardo alla tenuta e deve aspettare l’indomani per incontrare i membri della famiglia.
La prima ad accoglierlo è Marian Halcombe, una delle sue allieve, che compensa la mancanza di beltà con una mente acuta e una lingua tagliente. Marian lo tratta con grande familiarità presentandosi come la sorellastra povera e brutta di Laura Fairlie, l’erede di famiglia che oltre alla ricchezza possiede un grande fascino e una innata dolcezza verso tutti, ma nonostante le differenze fisiche e sociali, le due sorelle sono legatissime tra loro.
Walter le racconta l’incontro con la donna in bianco e il suo affetto verso la defunta signora Fairlie (madre delle due sorelle) e Marian incuriosita gli promette di fare delle ricerche tra le lettere della madre.
Dopo un breve dialogo con il padrone di casa, il filantropo sig. Fairlie, Walter incontra la seconda allieva, la bellissima Laura che lo affascina con i suoi modi gentili e delicati ma l’incontro con la ragazza gli lascia una strana impressione. Il suo volto gli ricorda qualcuno e lo scoprirà grazie alle lettere della signora Fairlie che in una corrispondenza con il marito gli racconta di una bambina, Anne Catherick che ha preso sotto la sua ala protettrice per la straordinaria somiglianza con la sua dolce figlia, Laura. Per Walter questa rivelazione è uno shock perché in effetti le due ragazze si assomigliano moltissimo ma una è pallida e malata, l’altra è piena di vita.
Ma dimenticata la donna in bianco, con il passare dei giorni i sentimenti dei due giovani si trasformano da semplice amicizia a legame profondo, ma Marian confida al giovane che la sorella è promessa sposa ad un baronetto, Sir Percy Glide, non per amore ma per dovere verso il padre che li ha promessi prima di morire.
Anche la misteriosa Anne Catherick aveva dei legami con un baronetto, sarà la stessa persona? E cosa succederà ai due giovani?
Non vado oltre con la trama ma questa storia così affascinante e avvincente mi ha davvero conquistata. Non mi stupisce il suo grande successo (uscirono persino dei capi d’abbigliamento con la scritta “donna in bianco”).
La carta vincente di questa storia è “l’attesa”, quella apprensione che ti porta a pensare: ma cosa succederà tra qualche pagina? Chi morirà? Tra l’altro riesco ad immedesimarmi in quei poveri lettori che hanno dovuto aspettare un anno per scoprire la verità e svelare il mistero della donna in bianco.
La vicenda viene narrata da vari personaggi come testimoni in un processo, infatti ogni protagonista racconta la sua storia attraverso una raccolta di scritti (lettere, diari o confessioni).
L’ambientazione è molto curata, mi sono piaciute le descrizioni della tenuta Fairlie tanto viva e ricca al contrario della dimora di Sir Glide, sinistra e inquietante come il suo padrone.
I personaggi sono trattati con cura, descrivendo i protagonisti nei minimi particolari, visivi e psicologici.
Ho notato che nella storia ricorre spesso il tema del doppio, personalità opposte al confronto come Laura con Anne, Walter con Sir Percy e soprattutto Marian con il Conte Fosco, il marito della zia di Laura, un nobile italiano che trama alle spalle dei protagonisti con atteggiamenti ambigui e subdoli. L'autore lo descrive come un uomo anziano di grande mole ma agile come un ragazzino, sensibile verso gli animali ma diabolico verso i suoi nemici, talmente affascinante da incantare tutti quelli che incontra. E' il villain perfetto e la lotta psicologica con la coraggiosa Marian sono le pagine più interessanti del romanzo, una sorta di attrazione/repulsione tra i due e secondo me sono i personaggi più riusciti della storia.
Questo romanzo mi è stato regalato da un’amica e alla vista delle 700 e più pagine che lo compongono ero rimasta un po’ bloccata ma ora sono molto contenta di averlo letto.

1 commento:

  1. Mi sembra intrigante al punto giusto... Una trama che potrebbe farmi chiudere un occhio sulle tante pagine da leggere. Buon fine settimana ;-)

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